Sempre camminerò per queste spiagge tra la sabbia e la schiuma dell'onda. L'alta marea cancellerà l'impronta e il vento svanirà la schiuma. Ma sempre spiaggia e mare rimarranno. [Gibram Kahlil] (1883-1931)

Nasce Salty Fever!

Benvenuti su Salty Fever, spazio on-line creato per tutti quelli che come noi sono cronicamente "ammalati" di pesca in Salt Water. Il nostro intento è quello di condividere con chi lo vorrà le nostre esperienze di pesca in mare: fotografie, filmati, racconti di pesca,analisi di tecniche e attrezzature e in generale tutto ciò che puo' essere utile per portare a buon fine le nostre avventure alieutiche.

...serrate le frizioni dei vostri mulinelli: si parte!

giovedì 9 dicembre 2010

Freddo da calamari...



E' arrivato l'inverno e con i primi freddi accostano anche le seppie e i calamari: come pescarli?
Da terra o dalla barca avremo risultati assicurati grazie a un a nuova tecnica di pesca importata direttamente dal Giappone: l' "egiing". Non spaventatevi, si tratta semplicemente di catturare i nostri beneamati cefalopodi a spinning grazie all' utilizzo di totanare artificiali studiate ad hoc. Ma procediamo per gradi partendo proprio dall' attrezzatura (canna e mulinello): per quanto riguarda la prima opteremo per una canna da spinning lunga 8" con un casting max. di 25-30 grammi mentre, per il mulinello andrà benissimo una taglia da 2500 a 4000.
Imbobineremo del multifibra da 15 lb a cui collegheremo un finale in fluorocarbon dello 0.40-0.45 mm lungo 60 cm, in fondo al quale fisseremo uno sgancio rapido che ci consentirà di intercambiare la nostra totanara(per dirla alla giapponese il nostro "squid jig").
La scelta di un finale abbastanza robusto è dettata dal fatto che ,qualora la nostra totanara dovesse aggrapparsi a qualche roccia del fondo, potremo tirare energicamente il filo (con le mani guantate magari, e mai con la canna) facendo in modo che la corona di ami posta in fondo all' esca si apra liberando la totanara dal fondo. A questo punto basterà raddrizzare con le mani la corona di ami(realizzata appositamente con un acciaio molto elastico) e saremo di nuovo pronti ad entrare in pesca.
Per quanto riguarda le esche il mercato offre un' infinita scelta e affidandoci ad aziende storiche nella produzione di esche artificiali sicuramente non sbaglieremo.
La nostra scelta sarà guidata oltre che dal colore, dal fatto di avere o meno un corpo glow (fosforescente), dalla grandezza o dalla particolare forma, soprattutto dalla velocità con cui la nostra totanara affonda: sulla confezione dei migliori squid jig è riportato chiaramente il tempo (in secondi) che l' artificiale impiega per affondare 1 metro. Per correnti molto veloci o per fondali importanti (oltre i 7-8 metri) opteremo per totanare "fast sinking" mentre per bassi fondali o in presenza di scarsa corrente sceglieremo artificiali di tipo "slow sinking".
La tecnica di pesca è molto semplice: si lancia la totanara e si aspetta fino a che non ha raggiunto la profondità desiderata (su un fondale di 10 mt un artificiale con un affondamento di 1mt/2,5s impiegherà approssimativamente 20, 25 secondi per raggiungere il fondo): a questo punto con un movimento più o meno ampio della canna verso l'alto seguito dal recupero del filo causeremo una risalita dell' esca. Possiamo imprimere  piu' colpi di canna verso l'alto in base a quanto e come vogliamo che il nostro squid jig risalga. A questo punto interrompiamo il recupero e facciamo "ricadere" l' artificiale verso il fondo. Ripetiamo queste operazioni fino a che l'esca non è ritornata sotto ai nostri piedi. Il più delle volte il calamaro attaccherà l' artificiale "in caduta" mentre, per la seppia conviene recuperare lentamente l' esca mantenendola a stretto contatto del fondo imprimendo piccoli colpi con la vetta della canna.
I momenti migliori per praticare questa pesca sonol'alba , il tramonto e le prime ore di buio dopo il calasole. I posti dove praticare l'egi fishing sono molteplici: moli , scogliere naturali, interno dei porti e persino spiaggie.
E consigliabile munirsi di guadino perchè spesso le nostre prede si allameranno "in punta di tentacoli" e quindi non sarà possibile salparle di peso pena la perdita del gustoso cefalopode.
Un ultimo consiglio: se ad attaccare le nostre esche saranno soprattutto seppie converrà una volta percepita la toccata (sentiremo più che altro un appesantimento in fondo alla lenza) ferrare seccamente in modo che gli aghi della corona si inffiggano nelle carni della nostra preda: pena la perdita della preda durante la fase di recupero.
Date uno sguardo a questo video: una tecnica semplice ma efficace!


http://www.youtube.com/watch?v=hz10CoXX5cc

Primo raduno spinning DA NON PERDERE!!!!!!!!!!!